Organizzazione
Il progetto si articola in tre fasi, distribuite su tutto l'arco dell'anno:
• Partecipazione a un campo di lavoro di circa 15 giorni in Bielorussia nei mesi di luglio-agosto
• Impegno in Italia durante il soggiorno dei bambini
• Attività di relazione distribuita durante l’anno.
Motivazioni
Per noi, in particolare, Разделить significa innanzitutto incontrare l’altro, lasciare i nostri pre-concetti per fare un tratto di strada con lui (Camminare insieme), condividendone la vita, o al-meno un breve tratto, provando a indossare i suoi panni, instaurando rapporti di scambio e di amicizia che vadano al di là del tratto di strada fatto insieme.
Per il nostro progetto l’altro sono i bambini, i ragazzi, i giovani, gli adulti, insomma, tutti quelli che incontriamo in Bielorussia.
Andiamo per incontrare una cultura, una società e un’economia, per molti aspetti significativa-mente diverse dalle nostre. Andiamo per vivere un’esperienza di solidarietà in un atteggia-mento di comunione, di stima, di amicizia, di scambio e di valorizzazione delle differenze, di arricchimento reciproco, nella profonda convinzione che le differenze non siano mai un problema ma sempre un arricchimento e un’opportunità. Non solo a Malie Avtiucki, in quella che ormai noi chiamiamo la “nostra scuola”, ma anche negli altri villaggi, al Priut, la loro diversità è la nostra ricchezza, la nostra sfida, la nostra lezione di umiltà. Alcuni bambini portano i segni di un abbandono. Tengono dentro questo dolore e noi non possiamo che condividere il poco che intravediamo.
Разделить ha anche uno scopo educativo per i ragazzi, sia italiani sia bielorussi, in quanto cerca di promuovere una cultura centrata sul dialogo, sul superamento degli egoismi, sul riconosci-mento dei valori della gratuità e dell’essenzialità della vita umana. Aspetti che, come associazio-ne, riteniamo fondanti di tutte le identità.
In particolare poi, per noi italiani, le situazioni di vita di alcuni bambini bielorussi e delle loro fa-miglie, in alcuni casi caratterizzate dalla mancanza di sovrastrutture, e, a volte, dalla mancanza del necessario, devono aiutarci sia a valorizzare quello che abbiamo avuto la fortuna di avere a casa nostra, sia a rivedere i giudizi su quegli aspetti e quelle dimensioni che riteniamo indispen-sabili alla nostra vita.
Per i bambini e i ragazzi bielorussi, il progetto Разделить deve essere la prova tangibile che an-che loro possono rendersi disponibili per prendersi cura, giocare e far divertire i loro fratelli, i cugini, gli amici, gli altri. Da parte nostra dobbiamo dimostrare ai bambini e ai ragazzi bielorussi che andiamo a trovare, ai più sfortunati e a quelli non seguiti, che non sono soli e che c’è qualcuno che crede in loro e che in loro ha fiducia, che il loro futuro non è segnato definitivamente e che può essere cambiato se solo lo vogliono… Dobbiamo provare, con il nostro lavoro, a dare loro gli strumenti necessari per costruirsi, da soli un futuro migliore.